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INFORIM

Se guardiamo alla stretta attualità la notizia è che la Orim Spa di Macerata possiede per il proprio sito la compatibilità ambientale ed opera secondo l’AIA rilasciata con Delibera Dirigenziale della Provincia di Macerata n. 375 del 21/10/2014 per una durata di 12 anni. La nuova AIA consente a Orim, unica impresa in Italia, di estrarre dai catalizzatori provenienti dalle industrie chimiche e petrolchimiche metalli strategici quali vanadio, molibdeno, nichel, cobalto e rame. Tali metalli sono destinati alla produzione di ferro-leghe per la produzione degli acciai inossidabili e/o di composti chimici per la colorazione delle ceramiche, impieghi nell’industria elettronica e nuovi catalizzatori. La nuova AIA permette inoltre la gestione di un nuovo impianto mobile di bricchettatura per la compattazione delle polveri con contenuto metallico provenienti dalle fonderie dei non ferrosi e dalle acciaierie. 


Ma se ci dovessimo fermare solo a queste novità trascureremmo l’importante passato della società marchigiana, nata nel 1982 come azienda dedita al recupero di metalli preziosi e allo smaltimento dei rifiuti industriali grazie alla sempre maggiore rilevanza che il comparto dello smaltimento andava acquisendo, alla crescente consapevolezza che l’industria e l’intera società ponevano nei confronti delle problematiche ambientali. Sin dall’inizio l’azienda di Macerata dimostrava una grande capacità di farsi strada in un mercato estremamente recettivo, conquistando progressivamente importanza e quote al punto da divenire una delle poche società italiane specializzate e autorizzate al trattamento fisicochimico di tutti i tipi di rifiuti solidi e liquidi, oltre alle operazioni di recupero di metalli strategici come quelli provenienti dai catalizzatori (vanadio, molibdeno, cobalto, nichel), i non ferrosi “poveri” (rame, zinco, allumino etc.) e anche i preziosi (oro, platino, argento, palladio). Non può certo stupire, quindi, che dopo oltre un trentennio di operatività e grazie al know how acquisito, Orim sia considerata oggi tra i principali attori del settore, potendo sviluppare al suo interno tutta una serie di servizi differenziati e personalizzabili in base alle esigenze dei clienti sempre mantenendo elevato il livello delle sue prestazioni, caratterizzate da affidabilità, competenza, serietà e completezza.

L’azienda si sviluppa su una superficie totale di 18.800 mq, nei quali opera un team qualificato di ingegneri, chimici e tecnici specializzati, supportati costantemente da consulenti in ambito legale, amministrativo-finanziario, ambientale e della sicurezza sul lavoro. Ciò garantisce un aggiornamento costante, un livello di professionalità sempre più qualificata e massima attenzione alla salvaguardia dell’ambiente attenendosi con scrupolo alle direttive per la gestione dei rifiuti finalizzate allo smaltimento, al recupero e al trasporto di quelli speciali. Tutta l’attività si articola grazie a un Sistema di gestione integrato Qualità, Ambiente e Scurezza certificato secondo le norme Iso 9001, Iso 14001 e Ohsas 18001 per le attività di “progettazione ed erogazione del servizio di raccolta, trasporto, stoccaggio, recupero, trattamento e smaltimento di rifiuti speciali”.

Ma l’azienda è in grado di operare anche in ambiti specifici, come quello del “riciclo/recupero dei metalli o dei composti metallici” (R4) e del “recupero dei prodotti provenienti dai catalizzatori” (R8). Va sottolineato che l’attività di recupero dei catalizzatori comporta un sensibile risparmio sia in termini di “costi ambientali” che di costi di trattamento realizzando, grazie a un minor consumo di energia e di materie prime, una corretta gestione più attenta dell’ambiente e una notevole riduzione dell’impatto. Forte della sua esperienza e della costante ricerca di soluzioni innovative, Orim è oggi l’unica azienda sul mercato italiano in grado di proporre alle più importanti raffinerie petrolifere una nuova tecnologia per il miglioramento della performance dei catalizzatori presenti nelle unità FCC (Fluid Catalytic Cracking), i cuori pulsanti del processo di raffinazione.
Questa tecnologia permette di migliorare determinati parametri delle unità stesse aumentandone la produzione, riducendo i residui di basso valore (come catrami e asfalti) e facendo crescere invece la quantità di prodotti ad alto valore aggiunto come gasoli e benzina, consentendo alle raffinerie un risparmio su più fronti.

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