Edizione Nr.03 del 31/01/22
Un'altra sentenza sulla natura di rifiuti di materiali, questa volta riguarda gli idrocarburi sversati sul terreno.
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 2234 del 20 gennaio 2022 , ha stabilito che gli idrocarburi sversati accidentalmente e inquinanti terreno e acque sono rifiuti ai sensi del D.Lgs. n. 152/2006 e il loro abbandono incontrollato è un illecito penale.
La sentenza conferma le condanne dei titolari di una raffineria in Sicilia per smaltimento illecito di rifiuti liquidi pericolosi, ai sensi dell’art. 256, comma 1, D.Lgs. n. 152/2006 che prevede sanzioni per chi effettua attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione. La Suprema Corte ha evidenziato che gli idrocarburi sversati accidentalmente sono sostanze delle quali il detentore "si disfa" e quindi da considerarsi un rifiuto, anche alla luce del fatto che "non costituendo un prodotto riutilizzabile senza trasformazione ed essendo la sua commercializzazione aleatoria e, implicante operazioni preliminari che non sono economicamente vantaggiose".
Nella sentenza la Cassazione ha evidenziato come lo stato degli impianti e il degrado del bacino di contenimento costituissero indicatori significativi della sussistenza di gravi indizi dell'elevata probabilità di verificazione dell'evento, un evento "annunciato" previsto e prevedibile dagli imputati che nulla hanno fatto per evitarlo. Si sottolinea infine come sia stata invece assolta la società per responsabilità amministrativa ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001.
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