Seleziona la tua lingua

INFORIM

La conversione in legge del dl competitività lo conferma ma prevede semplificazioni e la cessazione dell’attuale  contratto di gestione  e riaffidamento entro il 2015. Dal sondaggio cna bocciatura senza appello del sistema.


Il  Decreto Legislativo “Competitività” 91/2014, convertito in legge 1 agosto 2014 n. 91 e in vigore dal 24 agosto, contenente  numerose novità in materia di rifiuti e imballaggi,  prevede la conferma del Sistri con la proroga, però, dell’attuale contratto di gestione (della Selex) solo fino al 31 dicembre 2015. Per questo entro giugno 2015 il Ministero dovrà provvedere ad avviare le procedure di un nuovo affidamento.

Sempre riguardo al Sistri il Dl Competitività prevede che il Miniambiente semplifichi il Sistema con priorità per l’applicazione della interoperabilità e la sostituzione dei dispositivi token e usb.

Ancora sul fronte Sistri dal Centro studi di CNA arriva un sondaggio che decreta  la bocciatura senza appello: “La piattaforma non funziona, la gestione delle procedure è difficile, la chiarezza normativa è scarsa, l'assistenza è inadeguata, i costi alti: sondaggio CNA sul SISTRI e in pagella media del due.”

Le imprese ritengono che un sistema per la tracciabilità dei rifiuti sia irrinunciabile, ma il SISTRI proprio non funziona e i voti in pagella sono così distinti:

  • funzionalità tecnologica: media in pagella, 2,3. Il 59,5% delle imprese assegna il voto peggiore (1) e solo lo 0,5% propende per il 10;
  • gestione procedure: voto medio, 2,2. Sale al 59,9% la percentuale di PMI che assegnano 1, mentre scende allo 0,1% il numero dei 10;
  • chiarezza e applicabilità obblighi normativi: voto medio 2. Il 62,8% vota 1, nessuno vota 10 né 9.

Per quanto riguarda il servizio di assistenza e supporto clienti questo viene ritenuto del tutto: solo il 6,4% delle imprese è soddisfatto delle risposte ricevute dal contact center o dalle mail, circa il 30% è soddisfatto solo in parte, oltre il 36% esprime una bocciatura senza appello, il 26% non ha mai usato questi servizi.
CNA fa notare quindi che tutto questo “è palesemente in contrasto con la valutazione estremamente positiva espressa da parte della Commissione di Collaudo SISTRI istituita dal ministero dell’Ambiente».

Sempre da CNA da un indagine sui costi, nei primi quattro anni di utilizzo, il 45% dei trasportatori e smaltitori ha sostenuto costi superiori a 10mila euro, con punte che arrivano a 50mila.

Fra i produttori i costi sono più contenuti (in genere sotto i mille euro o al massimo fra i mille e i 5mila euro).

Anche le imprese che non sono obbligate a utilizzare il sistema di tracciabilità (quelle sotto i dieci dipendenti) ne stanno soffrendo l’onerosità scaricata su  tutto il sistema. Il 18,2% lamenta un rallentamento dell’attività ordinaria dell’impresa (ad esempio, per disfunzioni dei mezzo di trasporto causati dalle black box, le scatole nere), il 14,6% ha avuto necessità di personale aggiuntivo per gestire il SISTRI e il 13,1% segnala un aumento dei prezzi per le attività di trasporto, il 12,6% l’impossibilità di completare una o più operazioni di presa in carico dei rifiuti.