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FCC
Fluid Catalytic Cracking

Fluid Catalytic Cracking

ORIM is the only company on the Italian market able to offer – as a specialist and consultant for the main oil refineries – a new technology that partakes in improving the performance of the catalysts located within the FCC (Fluid Catalytic Cracking) units, the core of the oil refining process....

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L'Atlante dei dati ambientali, un volume che ISPRA pubblica per la prima volta, offre una panoramica e una prima selezione dei principali dati ambientali. Fornisce rappresentazioni cartografiche che mostrano la distribuzione geografica delle principali informazioni ambientali che, insieme a grafici, tabelle e testi, illustrano lo stato dell'intero territorio nazionale.

L'obiettivo è quello di fornire informazioni scientifiche, accurate e aggiornate su temi quali suolo, acqua, biodiversità, aria, clima, rifiuti, energia e impatti ambientali delle attività umane e, allo stesso tempo, di aiutare a prendere coscienza delle sfide ambientali che ci attendono e contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.

L'Atlante dei dati ambientali affianca e integra l'EcoAtlante, il portale sviluppato dall'ISPRA che offre una serie di percorsi cartografici interattivi utili a esplorare i dati ambientali raccolti e catalogati nel Sistema Informativo Nazionale Ambientale, in coerenza con la banca dati dell'Annuario dei dati ambientali, che in linea con i principali core set intertematici nazionali e internazionali, rende disponibili oltre 300 indicatori statistici sullo stato dell'ambiente in Italia.

“ORIM S.p.A. – sottolinea il Dott. Giacomo Mariani, Responsabile del Sistema di Gestione Integrato – è attiva nella promozione e diffusione delle politiche ESG e invita tutti a scaricare la pubblicazione (disponibile solo in formato elettronico) dal sito di ISPRA.

La lettura di un atlante aggiornato come questo può fornire spunti di riflessione importanti per aumentare il nostro grado di consapevolezza sui temi ambientali, sociali e di governance che siamo chiamati, come aziende e come singoli, a mettere in atto per garantire un mondo sostenibile alle generazioni future.”

Fonte: https://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/pubblicazioni-di-pregio/atlante-dei-dati-ambientali

I tecnici ORIM rimangono a disposizione per ogni Vostra necessità di chiarimento.

Ringraziando per l’attenzione porgiamo cordiali saluti.

 

 

ORIM S.p.A.

Area Comunicazione

Aggiorniamo le precedenti informazioni sul MUD 2023 per aggiungere che, sul sito ministeriale https://www.mase.gov.it/bandi/mud-modello-unico-di-dichiarazione-ambientale-l-anno-2023, il MASE ha redatto una Sintesi delle modifiche MUD 2023.

Come è noto il Ministero ha fissato il termine di presentazione del MUD 2023 al prossimo 8 luglio, giustificandolo, con una nota ufficiale indirizzata ad Istituzioni e Associazioni interessate, con il fatto che il DPCM 3 febbraio 2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 10 marzo 2023 e che “essendo state apportate modifiche ed integrazioni al modello unico di dichiarazione ambientale, il termine per la presentazione del predetto modello è fissato, ai sensi dell’art. 6, comma 2-bis della legge 25 gennaio 1994, n.70, in centoventi giorni dalla data di pubblicazione del decreto in oggetto ovvero al 8 luglio 2023.”

Il Ministero ha precisato, inoltre, che per gli anni successivi resterà immutata la scadenza del
30 aprile.

Riguardo alla sintesi delle modifiche si segnala che “al fine di garantire maggiori
informazioni necessarie”
, sono state implementate le seguenti sezioni:

  • Sezione Anagrafica con l’inserimento di alcuni codici EER nella scheda RIC-
    riciclaggio;
  • Comunicazione Rifiuti Urbani e raccolti in convenzione con:
  • scheda RU con inserimenti delle voci inerenti il quantitativo e il relativo volume di
    rifiuti accidentalmente pescati;
  • scheda RT-Non Pub, nella quale i Comuni devono computare la quota di rifiuti
    urbani delle utenze non domestiche che hanno conferito al di fuori del servizio
    pubblico, all’interno dei loro dati di raccolta;
  • scheda Costi di Gestione, adeguata alla Deliberazione ARERA 363/2021/R/RIF e
    alla Determina ARERA n. 2 DRIF/2021; o Sezione inerente alla Raccolta
    differenziata in cui è stato inserito un campo per i rifiuti urbani da cucina e mensa
    provenienti dalle utenze domestiche, a seguito della decisione delegata 2019/1597/UE
    che ha introdotto la metodologia comune e i requisiti minimi di qualità per la
    misurazione uniforme dei livelli di rifiuti alimentari;
  • Sezione Comunicazione Imballaggi, con inserimento della voce dedicata alla
    bottiglie in PET, a seguito dell’adozione della direttiva 2019/904/UE (direttiva SUP)
    che ha introdotto specifici obiettivi di raccolta delle bottiglie in plastica per liquidi
    alimentari (articolo 9, punto 1 e parte F dell’allegato).
  • Comunicazione rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, con
    inserimento del campo distributori che effettuano il ritiro “uno contro uno o uno
    contro zero” dei RAEE e che possono conferire direttamente all'impianto di
    trattamento senza passare per il centro di raccolta comunale.

Il DPCM 3 febbraio 2023, le istruzioni, i modelli e gli allegati sono tutti consultabili e scaricabili dal sito del Ministero al link sopra riportato.

I tecnici ORIM rimangono a disposizione per ogni Vostra necessità di chiarimento.

Ringraziando per l’attenzione porgiamo cordiali saluti.

 

 

ORIM S.p.A.

Area Comunicazione

Facciamo seguito alla ns. ultima informativa sul nuovo MUD 2023 pubblicato nella G.U. del 10 marzo scorso per riportare una prima panoramica sulle novità in esso contenute rispetto al modello dello scorso anno, che riguardano principalmente la sezione rifiuti urbani e la scheda riciclaggio.

  • SEZIONE RIFIUTI URBANI
  • Rifiuti accidentalmente pescati: il Comune deve fornire le informazioni attinenti ai quantitativi complessivamente intercettati, sia in tonnellate che in metri cubi, di rifiuti in plastica, in metallo, in gomma o di altra natura, al fine di ottemperare alla trasmissione dei dati obbligatori richiesti dal Regolamento 2022/92/UE (v. punto 10.1.2 delle istruzioni);
  • Modulo RT- NonPub: i Comuni devono considerare il dato della raccolta dei rifiuti urbani al di fuori del servizio pubblico all’interno del loro dato di raccolta (v punto 10.2.4 delle istruzioni);
  • Rifiuti alimentari: al fine di ottemperare a quanto richiesto dalla decisione 2019/1597/UE per la misurazione uniforme dei rifiuti alimentari viene inserito nella scheda “Comunicazione rifiuti urbani e raccolti in convenzione” un campo specifico per i rifiuti urbani da cucina e mensa (EER 200108) provenienti da utenze domestiche (v. punto 10.1.2 delle istruzioni);
  • Scheda CG (costi gestione) della ‘Comunicazione rifiuti urbani e raccolti in convenzione’, viene modificata ed integrata in più punti, in particolare (v. punto 10.3 delle istruzioni):
  • viene allineata ai parametri ed ai contenuti dellaDeliberazione ARERA 363/2021/R/RIF e della Determina ARERA N. 2 DRIF/2021;
  • viene specificato che, nel caso la dichiarazione venga presentata da Consorzi, Comunità Montane, Unione dei comuni, ecc. si dovrà compilare una scheda CG per ogni comune facente parte degli stessi.
  • COMUNICAZIONE RAEE

Al fine di migliorare l'informazione sulla raccolta differenziata. è previsto che nel modulo RT-RAEE il gestore di un impianto di trattamento RAEE, oltre ad indicare se riceve da privati, specifichi se riceve il rifiuto da un distributore;

  • SCHEDA RICICLAGGIO

Al fine di uniformare quanto indicato dallo specifico regolamento EoW sulla carta con quanto richiesto dal MUD, tra i codici indicati nella scheda RIC-RICICLAGGIO, vengono inseriti i codici EER 150105 e 150106 in corrispondenza della voce 2) e 4) e il codice EER 150106 nelle voci 1) e 6);

  • COMUNICAZIONE IMBALLAGGI – SEZIONE CONSORZI

Per tener conto delle disposizioni contenute nella Direttiva SUP, recepita con il D.Lgs. n. 196/21 recante “Attuazione della direttiva 2019/904/Ue sulla riduzione dell'incidenza di determinati prodotti di plastica sull'ambiente”:

  • nella scheda STIP– tipologie (riquadro della plastica) viene aggiunta una voce specifica per le bottiglie in PET;
  • nella scheda CONS– rifiuti raccolti e avviati al recupero e riciclo, viene previsto che, se il codice EER è 150102, venga indicato se si tratta di bottiglie in PET.

Ricordiamo che il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha reso noto che, in base a quanto disposto all'articolo 6 della Legge 25 gennaio 1994 n. 70, il termine per la presentazione del MUD è fissato in centoventi giorni a decorrere dalla data di pubblicazione e, pertanto, la scadenza della presentazione è fissata al giorno 8 luglio 2023.

E’ doveroso accennare al fatto che l’incongruenza rilevata fra la data di pubblicazione in gazzetta dell’attuale Dpcm, 10 marzo, e quella, prevista  dalla legge 70/1994, “entro il 1 marzo”, ha suscitato le perplessità di molti operatori, che pertanto hanno richiesto chiarimenti al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il quale ha replicato che il termine del 1 marzo è ordinatorio, quindi sarebbe coerente la pubblicazione dopo questa data, però snaturando lo scopo dell’inserimento nella legge di quel termine, cioè arginare eventuali pubblicazioni last minute della modulistica MUD.

Inoltre, poiché l’ordinario termine del 30 aprile è previsto da una legge e, tra l’altro, è sanzionato, si renderebbe molto opportuno un provvedimento legislativo di modifica della legge 70/1994 o una formale interpretazione della stessa.

In allegato il testo in Gazzetta del Dpcm 3 febbraio 2023

Sempre il Ministero informa che Unioncamere provvederà a pubblicare progressivamente i prodotti informatici e i portali per la compilazione e presentazione del MUD 2023.

I tecnici ORIM rimangono a disposizione per ogni Vostra necessità di chiarimento.

Ringraziando per l’attenzione porgiamo cordiali saluti.

Allegati:

-DPCM_3_febbraio_2023_MUD_2023

ORIM S.p.A.

Area Comunicazione

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 63 del 15 marzo 2023, il Decreto Legislativo n. 24 del 10 marzo 2023, di attuazione della Direttiva (UE) 2019/1937 relativa alla protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione, comunemente nota come Direttiva Whistleblowing.

La finalità della direttiva è disciplinare la protezione dei whistleblowers all’interno dell’Unione europea, fornendo norme minime di tutela per uniformare le normative nazionali.

L’obiettivo principale è quello di rafforzare i principi di trasparenza e responsabilità e prevenire la commissione di reati. La tutela prevista dalla normativa europea in materia di whistleblowing non fa distinzione tra il settore pubblico e privato, e le misure di protezione si estendono anche ai cosiddetti “facilitatori” (ovvero coloro che prestano assistenza al lavoratore nel processo di segnalazione), ai colleghi e persino ai parenti dei whistleblowers.

Per quanto riguarda l’oggetto della segnalazione, la Direttiva fa riferimento alle violazioni del diritto dell’Unione con lo scopo di tutelare l’interesse pubblico. Inoltre, la direttiva prevede che la tutela sia prevista anche in caso di segnalazioni o divulgazioni rivelatisi poi infondate, qualora il segnalante abbia avuto fondati motivi di ritenere che le violazioni fossero vere.

Le segnalazioni possono essere effettuate attraverso tre diversi canali di segnalazione: interni, esterni e pubblici. La direttiva prevede che possa beneficiare delle tutele anche chi effettua la segnalazione mediante la divulgazione pubblica, a patto che sia stato preliminarmente utilizzato il canale interno o esterno, ma non vi sia stata una risposta appropriata; o che non siano stati utilizzati i canali interni o esterni per rischio di ritorsione o per inefficacia di quei sistemi.

La Direttiva sul whistleblowing prevede inoltre che tutti gli enti pubblici debbano dotarsi di canali di segnalazione interni, con possibilità di esonero per i comuni con meno di 10.000 abitanti e per gli enti pubblici con meno di 50 dipendenti. Inoltre, gli enti privati con più di 50 dipendenti, nonché quelli che operano in determinati e specifici settori, indipendentemente dal numero di dipendenti, devono dotarsi di canali di segnalazione interni.

In Italia, se nel settore pubblico la normativa è per la maggior parte in linea con la disciplina europea, nel settore privato la tutela del whistleblower è limitata, riguardando in via esclusiva i lavoratori e collaboratori degli enti che utilizzino il modello organizzativo ai sensi del D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231, con riferimento ai soli illeciti rilevanti ai sensi di tale normativa.

Nel nostro Paese, quindi, la tutela del whistleblower nel settore privato è limitata, mentre nel settore pubblico la normativa è in linea con quella europea.

La tutela del whistleblower implica la garanzia della riservatezza del segnalante, il divieto di atti ritorsivi e la previsione di una giusta causa di rivelazione di segreti che può esonerare il lavoratore da responsabilità civile e penale.

La tutela cessa in caso di segnalazioni infondate effettuate con dolo o colpa grave.

Il decreto di attuazione della Direttiva Whistleblowing in Italia entra in vigore dal 30 marzo 2023.

I tecnici ORIM rimangono a disposizione per ogni Vostra necessità di chiarimento.

Ringraziando per l’attenzione porgiamo cordiali saluti.

 

 

ORIM S.p.A.

Area Comunicazione

Allegato

Gazzetta Ufficiale n. 63 del 15 marzo 2023 - Decreto Legislativo n. 24 del 10 marzo 2023

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale) n. 59 del 10 marzo 2023, il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 febbraio 2023 recante l’approvazione del Modello Unico di Dichiarazione ambientale per l’anno 2023 da utilizzare per le dichiarazioni riferite all’anno 2022.

In base all’articolo 6 della Legge 25 gennaio 1994 n.70, il termine per la presentazione del Modello Unico di dichiarazione ambientale (MUD) è fissato in centoventi giorni a decorrere dalla data di pubblicazione e, pertanto, la presentazione del MUD di quest’anno dovrà avvenire entro il giorno 8 luglio 2023.

La pubblicazione degli allegati al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante l’approvazione del Modello Unico di Dichiarazione ambientale per l’anno 2023 è demandata al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica che, a tal fine, pubblica i seguenti documenti:

DPCM 3 febbraio 2023               

Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3   febbraio 2023 recante l’approvazione del Modello Unico di Dichiarazione ambientale per l’anno 2023

https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/bandi/ECI/DPCM_03_02_2023_MUD.pdf

Allegato 1                                           

Istruzioni per la compilazione del Modello unico di dichiarazione ambientale

https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/bandi/ECI/MUD_2023_Allegato_1_istruzioni_compilazione_modello_unico_dichiarazione_ambientale.pdf

- Allegato 2                                            

Comunicazione rifiuti semplificata

https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/bandi/ECI/MUD_2023_Allegato_2_comunicazione_rifiuti_semplificata.pdf

- Allegato 3                                            

Modelli Raccolta dati

https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/bandi/ECI/MUD_2023_Allegato_3_modelli_raccolta_dati.pdf

- Allegato 4                                           

 Istruzioni per la presentazione telematica

https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/bandi/ECI/MUD_2023_Allegato_4_istruzioni_per_presentazione_telematica.pdf

Unioncamere provvederà a pubblicare i prodotti informatici e i portali per la compilazione e presentazione del MUD 2023.   

I tecnici ORIM rimangono a disposizione per ogni Vostra necessità di chiarimento.

Ringraziando per l’attenzione porgiamo cordiali saluti.

ORIM S.p.A.

Ufficio Marketing & Comunicazione

 

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